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La tecnologia a radiofrequenza utilizza campi elettromagnetici, nello specifico a 27,12 MHz, per riscaldare l’acqua contenuta nei vari substrati. Il processo è completamente sicuro e può essere controllato con precisione.
La tecnologia a radiofrequenza viene utilizzata con successo in ambito industriale sin dagli anni ’80, con eccellenti risultati sia in termini di efficienza energetica che di qualità del prodotto finito.
Le molecole d’acqua, sottoposte alle radiofrequenze, vibrano e ruotano ad una frequenza di oltre 27 milioni di volte al secondo, generando calore fino a raggiungere, se richiesto, la temperatura di evaporazione. Il processo di riscaldamento è endogeno ed istantaneo nell’intera massa del prodotto, rendendo l’intero processo notevolmente più veloce rispetto ai metodi termici e di essiccazione convenzionali.
L’effetto termico è dovuto unicamente alla rotazione delle molecole e non alla radiazione elettromagnetica stessa (che è, appunto, non ionizzante), preservando al meglio le proprietà biologiche, chimiche, organolettiche e nutrizionali dei prodotti, nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
Il processo richiede solo pochi minuti o addirittura secondi ed è completamente uniforme nell’intera massa del prodotto.
100% biologico, il processo è perfettamente controllabile tramite PLC e non emette né radiazioni né fumo.
La tecnologia RF consente al tempo stesso un notevole aumento della capacità produttiva ed un enorme risparmio sui costi operativi.